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La leggenda delle anime che si inseguono nel tempo...

Si narra che, prima che il tempo cominciasse a contare i giorni, le anime venissero forgiate in coppie di luce.

Non erano amanti, né fratelli, né amici: erano due metà di una stessa corrente, create perché una ricordasse e l’altra realizzasse.

Quando la creazione si accese, ogni coppia ricevette un compito: separarsi, scendere nei mondi, dimenticare e poi cercarsi ancora.


Ogni volta che una vita finiva, il filo invisibile si tendeva e l’altra parte lo sentiva vibrare nel cuore, come un richiamo muto.

Così cominciò il ciclo delle reincarnazioni: due scintille che si rincorrono tra corpi e secoli, riconoscendosi sempre troppo tardi, o troppo presto.

A volte si trovano come nemici, per sciogliere ciò che era rimasto irrisolto.

A volte si amano e si perdono, per imparare che l’amore vero non chiede catene.

Altre volte si sfiorano soltanto, in una folla, o in un sogno, perché non è ancora il tempo del ritorno pieno.


La leggenda delle anime che si rincorrono nel tempo...

Ma si dice che in ogni epoca ci sia un istante preciso, un battito di mondo, in cui le due anime si allineano di nuovo.

Non serve cercarlo: accade quando una delle due, guardando un volto, sente qualcosa di antico... una fitta dolce, un silenzio che non fa paura.

È il segnale che la promessa è viva, che la corsa millenaria non è stata vana.


Eppure la leggenda non dice cosa succede dopo l’incontro.

Alcuni sostengono che le anime si fondano e risalgano alla luce insieme.

Altri dicono che restano sulla Terra, per portare la memoria di ciò che è eterno in un mondo che dimentica.


Io so soltanto questo:

che ogni volta che due sguardi si riconoscono prima ancora di parlarsi, il tempo si ferma un attimo... e in quell’attimo, la leggenda si rinnova.

 
 
 

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